Domani nella battaglia pensa a me

Tutto è così anche se ce ne dimentichiamo e non ci pensiamo per rimanere attivi e per continuare ad agire senza sapere, decidere senza sapere e percorrere i passi avvelenati, tutto è così.

Camminare per la strada scelta o salire su una macchina il cui conducente ci invita dal suo sedile tenendo la portiera aperta, volare in aereo o rispondere al telefono,
uscire per cena o restare in albergo guardando distrattamente dalla finestra alla ghigliottina, compire gli anni e crescere e continuare a compierne per essere arruolato, fare il gesto di dare un bacio che scatena altri baci che ci faranno fermare e di cui renderemo conto, chiedere o accettare un lavoro, e stare a vedere come il temporale si prepara senza metterci al riparo, bere una birra e guardare le donne sui loro sgabelli davanti un banco, tutto è così.

E tutte quelle cose possono portare coltelli e vetri rotti, la malattia e il malessere e la paura, la baionette e la depressione e il pentimento, l’albero spezzato e nella gola una spina…

La mia coscienza che bada a quel che accade e a quel che non accade, ai fatti e a ciò che non riesce, all’irreversibile e all’irrealizzato, allo scelto e al rifiutato, e a ciò che torna e che si perde, come se tutto fosse uguale: l’errore, lo sforzo, lo scrupolo, la nera schiena del tempo… e il bambino che sogna ignaro sotto il suo ereditato combattimento aereo.

Domani nella battaglia pensa a me, quando io ero mortale e cada la tua lancia.

[Dal romanzo di Javier Marias "Domani nella battaglia pensa a me"]

http://www.youtube.com/watch?v=4AD49U-uuMU
 

Risveglio

Tagliamoci i polpastrelli !!!

Finalmente comprendo perché a 5 anni sono stata investita inspiegabilmente da una camionetta dei carabinieri… sarà stato il cugino scemo del direttore di Scotland yard ?? Questo direTTore (un certo Pugh) sostiene che chi nasce delinquente… va schedato …oppure investito….oppure soppresso!
Incredibile! Leggete questo articolo tratto da

http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=7137

..io ignoravo che persino il parco divertimenti Disney world (…e ho detto tutto!) scheda le entrate con le impronte digitali!!!
Leggete…leggete… e poi correte e tagliarvi le dita!!!

Tutti vogliono le nostre impronte

La mania di raccogliere le impronte digitali, come mezzo per prevenire e reprimere i crimini, sta contagiando un po’ tutti, a giudicare dalle notizie che si vanno assommando in questo periodo.

Il premio per la miglior opera di prevenzione va però al direttore della scientifica di Scotland Yard, Gar Pugh, che ha ideato un sistema rapido per individuare i criminali: identificarli fin da piccoli.

La proposta è semplice: prendere le impronte digitali a quei bambini (fin dai cinque anni) che mostrino comportamenti sospetti. Ovvero comportamenti che possano far pensare ai loro insegnati ed educatori che da grandi diventino dei criminali.

"Se abbiamo un sistema primario per identificare le persone prima che commettano crimini, allora i benefici a lungo termine dell’individuazione dei più giovani sono estremamente grandi", ha detto Pugh.

È Pugh stesso ad ammettere che la sua proposta ha sollevato una gran quantità di obiezioni, sia da parte dei genitori, sia da parte degli insegnanti, che diverrebbero una sorta di sorveglianti deputati a prevedere il cammino dei loro alunni.

Se un insegnante può immaginare grazie all’esperienza quale sarà il futuro dei propri ragazzi, il loro lavoro è supportarli, non schedarli, dice Chris Davis, della National Primary Headtechers’ Association

Il Regno Unito già possiede il più vasto database biometrico in Europa, che conta 4,5 milioni di campioni genetici; la polizia, però, ritiene che servano molti più campioni per ridurre il crimine.

"Il numero dei crimini insoluti ci dice che non abbiamo abbastanza campioni della gente giusta", sostiene Pugh. E ricorda che non viene raccolto il Dna di tutti solo per questioni di costo e di logistica, ma secondo lui sarebbe la cosa migliore.

MAHBLOGS

Mi arzigolo da mesi…

che senso ha un blog?
che ci scrivo?
ho qualcosa da comunicare?
è giusto che lo comunico?
o è preferibile che lo tenga per me?
MA INTERNET è controllo?
 

la mia risposta a tutte queste domande è …BOH!