Non mi sarei mai persa un film che inneggia già nel titolo all’abbandono ai piaceri sessuali 😉 Peccato che invece "Lussuria" di Ang Lee sia di un noioso e di una piattezza infinita: tensione erotica pari a zero. E’ tratto da un racconto di Eileen Chang (Zhang Ailing), si sviluppa sullo sfondo della seconda guerra mondiale, ma la contestualizzazione storica è inesistente e la regia è "magistralmente" piatta e priva di qualsiasi ricerca. E per condire il tutto siamo alle solite: una donna il cui unico valore nella vita e nella lotta è il suo corpo-oggetto di desiderio e che "naturalmente" per un diamante 10 carati sarà disposta a cedere, a tradire i suoi compagni della resistenza. La recensione de "il giornale" dice:"…racconta i sentimenti, visti con gli occhi, con il cuore e con il corpo di una donna"… andiamo bene!
Come per Clint Eastwood, che seppur bravissimo, si è sempre detto che ha solo due espressioni (col cappello e senza!), allo stesso modo Tony Leung non cambia mai espressione e il personaggio in questo film ha cosi poco spessore che facevo fatica a non identificarlo sempre con lo scrittore di 2046! Lei invece (Tang Wei) ha un volto ed un’interpretazione davvero poco interessante.
Eppure il film ha vinto il Leone d’Oro alla 64ª Mostra di Venezia… sgrunt! Ancora "il giornale" dice "…Memorabili alcune scene di sesso “geometrico”…eh?
Mah… ve lo sconsiglio!