La situazione si fa ogni giorno più pesante. Nei giorni delle ultime elezioni amministrative di Ottobre 2007 sono accaduti fatti violenti in molte parti del Chiapas (Pueblo Nuevo, Venusiano Carranza, Simojovel, Comitan e altri) che i mezzi di comunicazione, le autoritá elettorali e lo stesso governo hanno minimizzato.
Altro fattore preoccupante é che i candidati eletti (presidenti municipali, deputati e senatori) per la maggior parte sono stati,in passato recente, attori di genocidi , atti contrari al processo sociale e altre mascalzonate.
Questo accade in un momento di forte riattivazione della conflittualità in tutto lo stato.
Peró, a parte la congiuntura elettorale, durante i primi nove mesi del governo del nuovo presidente del México, Felipe Calderón, e di Juan Sabine Ferrero, nuovo governatore dello stato de Chiapas, i territori indigeni del Chiapas, e in particolare la zona di influenza Zapatista, han sofferto una nuova offensiva.
Questa strategia repressiva implica azioni concertate con gli approsimativamente 80 accampamenti militari permanenti, con autorita locali, istituzioni agrarie e gruppi segnalati come paramilitari che si nascondono sotto sigle di organizzazioni contadine.
Tutto sembra far parte di una linea strategica del Governo Federale, assunta e appoggiata dal Governo Statale.
Negli ultimi sei mesi si sono verificate le seguenti aggressioni e minacce per contrastare con la forza la resistenza e ogni costruzione di alternativa da parte delle forze popolari:
- nel mese di maggio Basi di Appoggio Zapatiste della Comunita El Nance, Municipio di Altamirano, sono state attaccate da un gruppo di opposizione paramilitare
- nel mese di giugno il villaggio 24 Dicembre, nella zona di Las Margaritas fu minacciato di attacco e di occupazione da parte del gruppo paramilitare che si nasconde sotto il nome di Unión de Ejidos de la Selva. Si tratta di terre recuperate nel 94 e il cui titolo legale fu presentato alla autorita competente.
– sempre in questo mese, contadini aderenti alla Otra Campaña del villaggio Crustom, Municipio Venusiano Carranza, furono attaccati da paramilitari finanziati dal P.R.I. (partito rivoluzionario istituzionale) e dalla forza publica.
- Il 10 di settembre, la Comunita Agua Azul fu attaccata. Paramilitari de la O.P.D.I.C.( organización pueblos de indígenas campesinos) attaccarono Basi di Appoggio del E.Z.L.N. lí residenti, con un saldo di tre zapatisti gravemente feriti.
La stampa cercó in questa occasione di colpevolizzare gli zapatisti,e publicó fotografie di miliziani armati dellEZLN scattate nel 1994 passandole como attuali.
- il 18 agosto la Comunita di San Manuel Municipio di Ocosingo- Regione
Montes Azules-, viene dislocata con la forza a opera di forze di polizía e dell'esercito
- il 25 agosto viene pesantemente minacciato il villaggio 5-6 de Octubre, Municipio di Ocosingo, da parte della Policía Settoriale e del gruppo paramilitare O.P.D.B.I.C .
– lo stesso gruppo paramilitare attaccó nei giorni successivi il Municipio Autónomo Olga Isabel Chilon-
– Alla fine di Agosto i contadini della organizzazione Emiliano Zapata furono vittime di aggressione e incursioni dellEsercito Mexicano nel villaggio 28 de junio,Municipio Venusiano Carranza
- il 15 settembre vengono direttamente minacciati di morte i cinque rappresentanti ufficiali del Consiglio del Municipio Autónomo San Andrés Sakamchen de Los Pobres. La Giunta di Governo Autónomo di Oventic segnalò che la minaccia era opera del gruppo paramilitare OPDBIC e del Frente Juvenil del PRI.
- il 30 settembre due compagni Basi di Appoggio dell' EZLN del villaggio Chaltó -Municipio di Zinacantan- vengono arrestati e spogliati di ogni loro bene- dalle Autorita Municipali del P.R.D (Partito della Revoluzione Democratica).
- il 4 ottobre le sei famiglie Basi di Appoggio della stessa Comunita di cui sopra
vengono attaccate da militanti del PRD e da forze di Policía Municipale, vengono arrestati tutti e spogliati di ogni cosa, della terra, e dei serbatoi di acqua che vengono distrutti.
Tutti questi episodi che sembrano presentarsi di forma isolata, di fatto formano una preoccupante mappa dell'aumento del conflitto in Chiapas.
Daltro canto, dal principio dell' anno la Commissione Statale di Acqua e Elettricità, con l'appoggio della Policía ha effettuato tagli di energia, provocando scontri in differenti comunita.
Questo in un contesto nazionale che presenta un imponente militarizzazione e una tendenza ad aumentare fortemente la repressione contro i processi organizzativi della societá civile
Nei giorni scorsi il Presidente Calderón ha riunito ,a porte chiuse, i governatori del Chiapas, Oaxaca e Guerrero. E ancora non si conosce il perchè e lesito di questa riunione, che solo lascia immaginare il peggio.
A pretesto viene passato dalla stampa il solito argomento della lotta al narcotráfico,e più fortemente il pericolo alla sicurezza nazionale rappresentato dai recenti segnali di ripresa delle ostilità da parte dell'Ejercito Popular Revolucionario (E.P.R.).
Dopo una dichiarazione del Subcomandante Marcos che giustificava le azioni dell'EPR ritenendo giuste le sue rivendicazioni (si parla del rilascio in vita di tre militanti dell'EPR desaparecidos durante gli eroici giorni della rivolta in Oaxaca)il governo e le forze militari cercano di riunire questi problemi in un unico grande attacco allo stato e preparano una grande offensiva.
Il governo Panista di Felipe Calderón, filonordamericano per vocazione, ha giá ricevuto in varie forme appoggio economico e militare dal Congresso Statunitense, che da tempo cerca di riannodare il fallito Plan Colombia e adesso si parla giá di un Plan México.
Altra segnalazione inquietante e preoccupante : durante il viaggio verso il nord del Paese per partecipare allo storico Incontro Indigeno di Vicam stato di Sonora-la Comandancia General dell'EZLN è stata costretta a rientrare nei territori liberi per la forte e minacciosa presenza militare, e lo stesso Subcomandante Marcos é stato detenuto per alcune ore in un posto di blocco dell'esercito insieme a parte della sua scorta, che han subito una violenta e approfondita perquisizione.
Tutto questo in un impressionante silenzio mediatico.
Saluti dal Chiapas.